Questo corso vuole illustrare prima di tutto lo smart working e come esso sia una pratica comunemente accettata e condivisa, prima della crisi pandemica era propria solo di un numero esiguo di professionisti. Il lavoro da remoto, infatti, è stato introdotto in modo esteso nella popolazione italiana come misura d’emergenza per far fronte alla diffusione dei contagi da Covid-19. Aziende e lavoratori hanno quindi dovuto cambiare repentinamente le proprie abitudini e revisionare le modalità di lavoro. Forti cambiamenti che hanno permesso alle aziende e ai professionisti di mantenere inalterata la business continuity, proteggendo la sostenibilità economica aziendale. Ma non solo: alcuni notevoli benefici si sono evidenziati anche per la sostenibilità ambientale. Vedremo nel dettaglio il perché il lavoro da remoto ha un ridotto impatto ambientale
Gli attestati rilasciati permettono di acquisire competenze secondo quanto indicato dal Framework DigComp 2.1 e, quindi, in grado di attestare in maniera oggettiva le competenze digitali necessarie per operare correttamente a livello professionalizzante nel lavoro in Europa.
L'obiettivo del corso è quello di illustrare prima di tutto lo smart working e come esso sia una pratica comunemente accettata e condivisa poi come questa modalità di lavoro si possa considerare a basso impatto ambientale e se ci sono delle controindicazioni sulla qualità del lavoro.
Il corso si rivolge alle aziende e a tutti coloro che vogliono informarsi su strumenti e tecniche per il lavoro da remoto con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale.
Courseware multimediale.
1) Lavoro da remoto in maniera agile ; 2) Piattaforme di collaborazione visuale ; 3) Valori aziendali e fiducia: dai touch-point ai trust-point.